venerdì 23 marzo 2012

Massimiliano Kolbe torna a Lourdes


Questa mattina il Vescovo emerito di Tarbes-Lourdes ha consacrato il nuovo altare della Basilica del Rosario, una delle chiese principali del grande Santuario internazionale di Lourdes. L'artista francese Goudji ha realizzato l'altare e gli altri nuovi arredi liturgici. Il video mostra alcuni tratti della suggestiva liturgia di consacrazione.
Uno dei passaggi forti della consacrazione dell'altare cattolico prevede la collocazione di una o più reliquie di santi. Nei primi secoli si trattava sempre di qualcuno dei molti martiri della fede. La testimonianza del discepolo fino all'effusione del sangue si univa così in modo incontrovertibile al sacrificio di Cristo, che da quel momento in poi sarebbe stata l'unica azione compiuta su quel nuovo altare.
Anche oggi è stata collocata la reliquia di un martire: san Massimiliano Kolbe, il francescano conventuale conosciuto dai più per aver dato la vita ad Auschwitz. La parte forse meno nota della sua vivace biografia è indissolubilmente legata a Maria Immacolata. La sua profonda spiritualità francescana e mariana l'aveva condotto pellegrino a Lourdes da giovane sacerdote. Proprio questo luogo, dove la Vergine si era presentata dicendo: «Io sono l'Immacolata Concezione», non poteva lasciare indifferente un francescano come lui. Infatti venne ad affidare all'Immacolata i propri progetti missionari.
Oggi frère François Godefert, il guardiano del Convento di Lourdes, ha offerto a nome del nostro Ordine una delle pochissime reliquie di san Massimiliano: un pelo della barba. Una reliquia apparentemente poco "consistente". In realtà resta solo qualche pelo di barba e capelli di p. Kolbe (raccolto da qualche frate barbiere che la sapeva lunga), dato che il suo corpo è stato bruciato in uno dei forni crematori di Auschwitz.
Sono felice che chi ha avuto parole (e vita) così intese per la Vergine Immacolata possa restarle accanto in cielo e... in terra!

«Consacriamoci a lei totalmente, senza alcuna limitazione,
per essere figli suoi e sua proprietà incondizionata,
così da essere in un certo qual modo lei stessa vivente,
parlante, operante in questo mondo».

Grazie della notizia ai frati francesi e spagnoli.

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