Gli eventi che si stanno susseguendo in Egitto - e che progressivamente stanno interessando altri paesi del Maghreb e del Medio Oriente - non possono lasciare indifferente l'attenzione di un francescano. Per vari motivi.
Sull'onda di quanto sta accadendo, con qualche post, proviamo a seguire i fatti e ad intrecciarli con la tradizione missionaria francescana. Cerchiamo di capire se e cosa sta cambiando in quelle zone. E come, parallelamente, sta evolvendo il modo francescano di pensare e vivere la missione.
Gli Ordini mendicanti, e quello francescano in particolare, sono i primi ad aprire la strada nel XIII secolo ad un vero e proprio impegno missionario. In un certo senso i frati mendicanti sono i "nonni" delle diverse Congregazioni missionarie, che in secoli più recenti sono nate per dedicarsi esclusivamente a questo, come i Comboniani, il Pime o i Saveriani.
San Francesco ha dedicato alla "missione" un capitolo della Regola di vita per i suoi frati. Nella Regola bollata, che ancora oggi costituisce la pietra fondamentale dell'ordinamento della vita e del diritto dei frati, è il XII e ultimo capitolo a trattare questa materia: in realtà sono solo tre righe. Nella prima edizione giunta fino a noi - la Regola non bollata del 1221 - è il 'famoso' capitolo XVI a trattare Di coloro che vanno tra i Saraceni e gli altri infedeli. Oggi l'Ordine, per rinnovare il proprio impegno missionario, sta trovando ispirazione in questo pur breve ma più profondo testo.
I protomartiri francescani del Marocco |
Ire inter saracenos era il modo con cui Francesco nel XIII diceva quello che noi oggi esprimiamo dicendo: "andare in missione". Tuttavia la missione in Medio Oriente e nell'Africa mediterranea ha sempre avuto e continua ad avere un significato speciale per i francescani. Basti pensare al viaggio di Francesco in Terra Santa e il suo accesso alla presenza del Sultano a Damietta durante la V Crociata nel 1219. O allo stretto rapporto con la Terra Santa, di cui i francescani continuano ancora oggi ad essere i custodi e luogotenenti per la Chiesa Romana. O alle prime generazioni di martiri francescani del Marocco (san Berardo e compagni, i protomartiri dell'Ordine; san Daniele e compagni) e di Palestina (san Nicola Tavelic e compagni). E non trascuriamo l'ardente desiderio di martirio che ha portato san Francesco in Medio Oriente prima; e poi ha condotto sant'Antonio a lasciare i Canonici Regolari Agostiniani per diventare frate minore... per morire missionario e martire in Marocco. Ma sappiamo che questa storia è proseguita diversamente...
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